MA IN PRATICA? COME AVVIENE LA TERAPIA? COSA CI SI ASPETTA?


L’approccio manuale non è mai invasivo ed è privo di effetti collaterali.
Avviene sempre alla presenza e collaborazione di un genitore, facendo distendere il bambino sul lettino e/o in braccio o sulle gambe di un genitore.

Le connessioni fasciali tra muscolo del diaframma, organi dell’apparato digerenti, esofago, laringe,faringe, muscolatura cervicale, fasciam sono molto strette e in relazione fra loro.

La terapia manuale si svolge, generalmente, in:

  • trattamento della muscolatura cervicale e dell’area suboccipitale
  • trattamento del cranio
  • trattamento delle prime coste a cui sono connessi alcuni muscoli cervicali
  • trattamento del diaframma e della muscolatura addominale
  • trattamento delle vertebre toraco-lombari
  • trattamento dei pilasti diaframmatrici.

DURATA

La seduta si svolge in circa mezz’ora, compatibilmente con la situazione e gli sviluppi durante la terapia.

DOPO QUANTO FA EFFETTO

La particolarità del paziente in terapia fa sì che non si possano ricevere feedback diretti, come, per esempio, in un disturbo muscoloscheletrico nell’adulto. 
Solitamente un atteggiamento più rilassato e quieto del bambino si nota già durante la seduta.
Molti genitori riportano un aumento del sonno e della rilassatezza del bambino già poche ore dalla terapia.

QUANTE SEDUTE SONO NECESSARIE

Ogni bambino ha i suoi tempi di reazione. 
Ci sono casi di risoluzioni in 2 sedute a cui son state necessarie saltuarie e periodiche terapie di mantenimento o di richiamo. 
In altri casi la terapia è stato un palliativo, sicuramente migliorativo della situazione, ma che necessitava di essere ripetuto perchè l’effetto si mantenesse. 
Così come bambini che non reagissero in modo così evidente alla terapia. I genitori capiranno che i fattori interagenti possono essere così tanti che non si può prendere il controllo su ognuno di esso e risolverlo.